Mi chiamo Emma, sono molto popolare nella mia scuola. Ma non popolare perché una cheerleader, ma per lo più a causa della morte di mio padre, per avvelenamento.
È per questo motivo che preferisco passare le giornate davanti al mio computer, piuttosto che stare con delle persone che fanno finta di compiacermi.
Mia madre lavora quasi tutto il giorno, e la vedo la sera tardi, se non mi addormento. Mio padre, invece, come ho già detto, è morto tre anni fa per avvelenamento, l'assassino ancora non è stato scoperto e si escludono i casi di suicidio.
Passando molto tempo al computer si scoprono tantissime cose nuove e, per la prima volta in tutta la mia vita, da qualche settimana, riesco facilmente ad entrare in un sito, strano e cupo, del famoso "Deep Web".
Sembrava un sito come tanti altri, pur avendo un che di inquietante.
Quella notte, non riuscivo a dormire. Erano le 03:25, davvero tardi per me, considerando il fatto che massimo alle 22.00 sono già al cosiddetto "settimo sonno". Ma quella notte, non so perché, ma anche sforzandomi, non ci sarei riuscita.
Così ho ben pensato di frugare ancora in quel sito disturbato, in cui si trovavano cannibali, assassini, menti suicide, spacciatori, trafficanti di armi, e tanto altro ancora.
Il sito era suddiviso in categorie, e l'unica che ancora non avevo visitato era quella dei sicari.
Per chi non lo sapesse, i sicari sono dei serial killer pagati per uccidere.
Bene, decisi allora di fare finalmente click su quella categoria che tanto mi spaventava. Mentre aspettavo che la pagina si caricasse, notai sulla scrivania un bicchiere d'acqua mezzo pieno. "Sono stata io a portarlo lì", pensai tra me e me. Così, ne bevvi un sorso.
Nel frattempo la pagina si caricò e cominciai ad esplorare. Dava la sensazione di avere qualcosa di orribile all'interno, magari scavando più a fondo. Era spaventosa, più delle altre, che in confronto sembravano solo favole per bambini.
Probabilmente, mi metteva così tanto terrore perché era possibile leggere le conversazioni fatte tra il sicario e la persona che lo ingaggiava.
Notai in particolare una conversazione:
"Alle 03:15 metti un bicchiere d'acqua con dentro della ricina, sulla scrivania. Dovrebbe cominciare a sentire il malessere verso le 03:40".
Cominciai subito ad avvertire una fortissima emicrania, ad avere giramenti di testa e a sudare freddo.
Poi, d'un tratto, caddi come nel vuoto. Pensai di essere morta, era tutto buio e ne fui spaventata tantissimo, per cui mi misi a piangere.
Ma mi sbagliavo.
Mi svegliai, ero sul mio letto. Riuscì a vedere l'orario di sfuggita, erano le 03:15. Quando sentii mia madre chiamarmi dicendo: "Tesoro, sto andando a lavoro".