Creepypasta Italia Wiki
Creepypasta Italia Wiki

È giunto il momento della terza e ultima Creepy-Intervista.


Questa volta a rispondere alle domande da me ideate è LiquiÐ, Owner della wiki e burocrate della stessa ormai da anni.




Dr. Woland: Dunque, LiquiÐ… Come tutti sappiamo sei a oggi il proprietario del sito. Da quanto lo sei?

LiquiÐ: «Beh, in realtà sono Owner insieme a Pisy, e anche se quest’ultimo è ormai inattivo entrambi condividiamo gli stessi poteri decisionali sulla wiki. Comunque sono stato eletto burocrate da VShade il 14 luglio 2015».



Dr. Woland: Potresti spiegarci com’era il sito agli albori?

LiquiÐ: «Non ero praticamente presente nel primo anno di vita della wiki: mi limitavo a cercare creepypasta da leggere e nulla di più. Mi sono iscritto nel 2013, e a quell’epoca c’era la più totale e assoluta anarchia per via dei precedenti membri dello staff che avevano abbandonato il sito; vandalismi e flame erano all’ordine del giorno».



Dr. Woland: Capisco. Qual è stato il tuo periodo preferito sul sito?

LiquiÐ: «Sicuramente il periodo in cui finalmente Pisy ha preso in mano la wiki e tutti insieme abbiamo deciso di dargli una ripulita dai vandalismi subiti. C’era una forte community a quei tempi; il sito era molto attivo, come lo erano gli utenti nel produrre contenuti, nel tradurli, e nel discuterne dialogando nella chat, nella quale a volte capitava di fare le due di notte. Penso di aver visto di tutto accadere lì dentro. In generale posso dire che porterò sempre nel cuore il periodo tra il 2013 e il 2016».



Dr. Woland: Qual è la tua creepypasta preferita, e perché?

LiquiÐ: «Decisamente “Rooms”. Ho sempre trovato molto coraggioso il fatto di voler scrivere un sequel alla storia di “ROOM”, che di suo è molto complicata e con un finale che lascia veramente molti quesiti aperti.
L’autore di “Rooms” (che sarebbe “IlCiao”) non solo è riuscito a creare un seguito che ho amato addirittura di più dell’originale, ma ha anche cercato di dare una risposta personale a tutti quei quesiti lasciati in sospeso. Certo, si vede che la storia è scritta da un autore diverso, ma il lavoro fatto è comunque eccezionale, e l’atmosfera che si respira nel racconto, oltre alle bellissime citazioni presenti, è veramente fantastica. Per di più si tratta di una storia italiana, il che non può che rendermi anche orgoglioso».



Dr. Woland: Vuoi parlarci delle tue passioni oltre alle creepypasta?

LiquiÐ: «Non è mistero che io sia un grande appassionato di videogiochi; il mio nickname infatti è un palese riferimento alla saga di Metal Gear Solid, e come il maestro Hideo Kojima sostiene che “il 70% del suo corpo sia fatto di cinema”, io ritengo che il mio invece sia fatto per il 70% di videogiochi. Non a caso ho anche un canale Twitch dove faccio streaming attivamente dal 2017.
Un’altra mia grande passione è ovviamente quella per l’horror, da cui si ramifica la mia passione per le creepypasta, e ovviamente anche per i videogiochi horror e survival horror; una passione che mi è probabilmente stata inculcata da mia madre, che non mi impediva di vedere film horror già all’età di sette anni… Diciamo che alcune di quelle esperienze forse mi hanno cambiato dentro, maledetto The Ring».



Dr. Woland: Sei l’autore di “Jeff the Killer: The Ghost Circle”. Com’è stato per te scriverla, e sei soddisfatto del lavoro finale?

LiquiÐ: «Posso dire di averci messo tutto me stesso in quella storia, ogni singola fantasia orrorifica che avevo in mente da appioppare a Jeff the Killer. Come ho già detto più volte considero “The Ghost Circle” un enorme tributo non solo a Jeff, ma anche all’epoca primordiale delle creepypasta, oltre che un tentativo di migliorare il racconto originale di Jeff e il suo personaggio, che al giorno d’oggi risultano piatti e poco curati nell’insieme. Mentre lo scrivevo mi sentivo inondato di idee: come sapete il racconto è diviso in cinque storie, ed ognuna è scritta a distanza di anni dalla precedente; in quel periodo di tempo cercavo di incanalare tutte le idee possibile per il sequel, ma alla fine solo un 30% della trama è derivato da ciò che ho pensato durante il periodo di transizione. Il 70% delle idee presenti nel racconto è arrivato da solo mentre già stavo scrivendo la storia.
In definitiva, posso dire che mentre scrivevo mi sentivo alquanto strano per questo motivo.
Comunque sì, sono soddisfatto del lavoro finale; ho dovuto scartare alcune idee che mi sarebbe piaciuto inserire nel racconto, ma penso che forse sarebbero state troppo: il racconto è già lunghissimo di suo, e forse arricchirlo di più avrebbe solo peggiorato l’approccio dei lettori. Posso tuttavia affermare di non aver alcun rimpianto al riguardo».



Dr. Woland: C’è un consiglio che vorresti dare a chi si avvicina al mondo delle creepypasta?

LiquiÐ: «Sì: cercate di leggere più racconti possibile, non fermatevi alle solite storie di personaggi mascherati che uccidono perché controllati da qualcuno, o perché sono impazziti per qualche trauma, o roba simile. Quello è solo un ramo delle creepypasta, questo mondo ha molto di più da offrire. Continuate a leggere finché non trovate il vostro VERO racconto preferito, e poi fatene tesoro».



Un consiglio senza dubbio utile e attuale.

Ringrazio LiquiÐ per l’intervista, e ovviamente anche i lettori per aver letto queste tre conversazioni. Mi auguro che siano piaciute a tutti.


-Dr. Woland


Link alle altre interviste:

Intervista a FearOfDarkness

Intervista a Orobic