Billy è il classico bullo. "Billy the bully", lo chiamano. I professori dicono che Billy è un ragazzo sfortunato e il suo comportamento è dovuto al fatto che ha problemi in famiglia, ma non è vero. Billy, semplicemente, non ha alcun problema a maltrattare qualcuno, minacciarlo, picchiarlo.
Una cosa che a Billy piace particolarmente è avere cibo gratis. E così, naturalmente, minaccia sfortunati ragazzi: dice con tono intimidatorio di volere una determinata cosa, e pretende di averla dopo tre giorni. Riscuote i suoi pasti in un luogo nascosto, lontano da testimoni. Non è difficile immaginare che cosa succede se non porti in tempo il cibo richiesto.
L'altro ieri, Billy ha riscosso un enorme sacchetto di patatine da un ragazzino di quattordici anni, e non si è sentito in colpa, non si è vergognato neanche un pochino quando è andato in giro a offrirlo ai suoi compagni, facendo credere di essere generoso.
Ieri, invece, Billy doveva ricevere dei muffin da un ragazzo di sedici anni. E li ha ricevuti. Ma quando ne ha messo uno in bocca, l'ha sputato disgustato. "Ha un sapore orribile" ha affermato con tono quasi calmo, poi, improvvisamente, ha picchiato il ragazzo. Violentemente. Troppo violentemente. E quando si è reso conto che il ragazzo era morto, ha semplicemente nascosto il cadavere. Non si è sentito in colpa, non ha pensato di aver fatto la cosa sbagliata, no.
Oggi è il mio turno. Mi ha fatto la stessa richiesta: muffin. Eccolo, è arrivato, pronto per il suo pasto. Tolgo il sacchetto dal mio zaino e glielo porgo. Lui, senza esitare, lo prende. Mette in bocca uno dei muffin. "Bleah, che schifezza. Possibile che nessuno sappia cucinare? Che cosa hai messo dentro questo coso?" Sembra che stia di nuovo perdendo la pazienza, si avvicina a me minaccioso, ma si ferma improvvisamente. Indietreggia, emette un debole urlo, e cade sul terreno. Mi guarda stupito, prima di perdere la vita.
"Indovina"
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