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Come si scrive una Creepypasta?

Questo genere di prosa ha delle regole basilari, comuni agli altri tipi di scrittura come la fedeltà alla Consecutio Temporum (conseguenza logica degli eventi narrati), proprietà di linguaggio, abilità descrittiva, capacità d'empatia. Al contrario di altri generi letterari, la Creepypasta però può essere soggetta a numerose licenze che si conformano a discrezione dell'idea dell'autore e ciò rende questo tipo di narrativa, molto più libera e non necessariamente competente.

La prima cosa a cui bisogna pensare per mettere in pratica questo tipo di narrativa è di pensare ad una situazione/trama che possa far immedesimare facilmente il lettore, quindi cercare di ricreare un'atmosfera apparentemente quotidiana e tranquilla. È più semplice se si prende spunto da esperienze normali che si svolgono poi in modo tale da creare l'ansia nel lettore, oppure partire da una situazione normale e cambiare la chiave di lettura per creare quel che si dice un "mindfuck" (un gioco mentale) come questo esempio: Porte. Questo può essere un input semplice per chi non ha mai scritto Creepypasta ma essa può essere sviluppata in più modi, purché si mantenga un effetto sorpresa abbastanza realistico.

Si può prendere spunto da qualsiasi cosa per creare una Creepypasta che sia efficace, proprio perché il fine ultimo dello scritto è creare panico nel lettore, prendiamo ad esempio un oggetto.

"Non riuscivo a capire come fosse potuto accadere, non c'era nessuno che potesse fare una cosa simile, ogni singola foto che avevo messo nell'album era stata brutalmente strappata."

Oppure qualsiasi altra cosa vi venga in mente che possa legare empaticamente con il lettore. Un modo forse più semplice di progettare una pasta è di partire dal finale, che sicuramente è la parte più complicata e la più importante di tutto il racconto, e lì scegliere ambientazione, personaggi, eventi, ma principalmente una Creepypasta deve nascere dalle domande. Chi? Dove? Perché? Quando?

Chi? Protagonisti.

Dove? Ambientazione.

Perché? Movente.

Quando? Dati temporali (se necessari e utili ai fini della narrazione).


La consequenzialità purtroppo è sempre un grande problema, per esempio verbi sballati, coniugazioni inesatte, ed altri problemi di grammatica che interrompono la lettura e che fanno scemare l'attenzione del lettore fanno sì che la Creepypasta perda di valore. E' giusto quindi, se si vuole raggiungere l'obiettivo prefissato, ripassare la grammatica e le regole logiche ad essa connesse se si hanno dei dubbi.

I tempi verbali più utilizzati e consigliati sono il Passato Remoto ed il Presente. Mi sembra naturale che una volta iniziato un racconto al presente non potrà mai terminare al Trapassato, per cui una volta scritto tutto rileggete attentamente seguendo bene il filo logico segnato dai tempi verbali. Solitamente dei tempi verbali inesatti creano anche delle dissonanze, alla lettura ad alta voce si può percepire nettamente la discrepanza che viene a crearsi quindi può essere utile anche la rilettura ad alta voce.

È fondamentale anche tenersi coerenti con la propria trama ed anche con il registro linguistico. Se si inizia con un certo numero di aggettivi ricercati, periodi lunghi e complessi si dovrà terminare nello stesso modo, altrimenti il risultato finale potrebbe non avere l'efficacia sperata.


Ah già, ultima cosa, nessuno vuole vedere frasi del tipo "questa è la mia prima creepypasta..." all'inizio, oppure "sicuramente nei commenti ci sarà..." alla fine della storia, se avete intenzione di scrivere una creepypasta, fatelo senza questi orpelli, distraggono il lettore e non sono consigliati.


Ovviamente, tutto quello che è stato preso in esame può essere modificato a discrezione dell'autore tranne sicuramente la parte grammaticale che non va trascurata per far sì che il lavoro sia corretto e fruibile.

Buona fortuna!

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