Finalmente sola.
La casa è calma e silenziosa, senza quella fastidiosa pestifera di mia sorella si sta molto meglio.
Lei e la mamma sono uscite lasciandomi a casa da sola, che pace! Mi godo l'assenza di rumori ancora un paio di minuti prima di rimettermi a studiare.
Ripeto le parole del testo del libro e faccio i miei ragionamenti nella testa, sembra passare un'eternità e invece quando mi volto verso l'orologio appeso alla parete mi accorgo che sono passati solo 30 minuti.
Mi concedo un istante per massaggiarmi le tempie quando mi accorgo di una cosa, un piccolo particolare, un rumore piuttosto monotono. Ascolto meglio.
Un cigolio di molle proviene dalla camera dei miei genitori, di fronte alla mia, separata da un piccolo disimpegno.
Che siano già tornate? Impossibile.
Le molle rimbalzano e percepisco piccole risatine. Qualcuno si diverte a saltare sul letto, una bambina direi... ma come è possibile?
Sono convinta che sia solo la mia immaginazione. Tuttavia mi alzo lentamente, senza produrre il minimo rumore e mi avvicino alla porta chiusa di camera mia.
Cammino piano, mi sento stupida ma ho paura, sudo.
Sento il rumore delle molle e le risate che diventano più intensi man mano che mi avvicino, appoggio l'orecchio alla porta. Si, qualcuno si trova in camera dei miei genitori e si diverte a giocare sul letto.
Guardo nel buco della serratura, vedo la porta semi aperta della stanza e intravedo il letto, il materasso si deforma alla pressione dei piedi di quel "qualcuno" rimbalzando lievemente.
Spaventata mi siedo di scatto per terra tenendo la schiena premuta alla porta, stringo i pugni.
Accidenti, ho fatto rumore.
il rimbalzare delle molle cessa di colpo, mi ha sentita?
Piedi scalzi appoggiano leggeri sul pavimento con un piccolo balzo, la porta della stanza di fronte scricchiola. Spingo la schiena con forza, stringo i pugni più forte e chiudo gli occhi.
Ancora un istante di silenzio
Ecco, la maniglia della porta si abbassa.