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Hachishakusama (1)

Hachishakusama è una creatura che appare nel folklore giapponese fino dal 2008. Ha modalità molto simili a quelle dello Slenderman , ma è una donna. Il suo nome significa "Signora alta otto piedi", sarebbe alta oltre i due metri.

Leggenda[]

La storia venne riportata per la prima volta nel 2008, quando un ragazzo che aveva quasi trent'anni raccontò il suo incontro con questa terribile creatura quando era bambino. 

Quando il ragazzo era ancora un bambino, andava spesso a trovare i nonni, che vivevano in un paesino disperso tra le campagne giapponesi. Il bambino andava a trovarli ogni estate. Un pomeriggio mentre stava giocando in giardino, udì un rumore provenire dalla siepe che delimitava le campagne dei nonni. Il suono era una sorta di risata "ho, ho, ho" simile però ad un rigurgito. Guardò nella direzione da cui proveniva il suono, e vide un cappello da donna sopra la siepe. Il bambino andò a sbirciare tra i rami ed ebbe la conferma che si trattava di una donna, molto alta. La donna sembrò notarlo, ma prima che lui potesse dirle qualcosa, sparì.

Il bambino rientrò a casa e trovò i nonni intenti a bere il tè in cucina. Il piccolo, che non sapeva chi fosse quella donna, era incuriosito e raccontò loro l'accaduto. I due anziani si spaventarono molto, e la nonna iniziò a gridare. Il nonno con l'espressione seria, gli pose molte domande, chiedendogli di essere il più dettagliato possibile, poi fece una telefonata. Subito dopo uscì, dicendo alla moglie di stare vicino al nipote finché non fosse rientrato. Il bambino, spaventato, chiese alla nonna cosa fosse successo e perché quella donna li spaventava tanto. La nonna gli rispose con tristezza:

"Sei piaciuto ad Hachishakusama, questa donna va in cerca di bambini, e quando ne  trova uno che le piace, lo stesso è condannato a morire. Lo spirito prima di tutto lo sequestra ed in seguito non si sa più nulla di lui."

Hachishakusama (2)

Il nonno invece si era recato da una strega, che poteva sconfiggere l'entità. La strega ordinò che il bambino rimanesse chiuso nella stanza fino alle sette del mattino successivo, collocò quattro tazze di sale agli angoli della stanza. Infine gli lasciò un secchio per le feci, perché il bambino non sarebbe potuto uscire dalla stanza, e gli disse di non far entrare nessuno. Durante la notte il bambino risentì le tre risate che aveva sentito quando aveva visto per la prima volta la donna, poi sentì la voce del nonno, che gli disse che se aveva tanta paura sarebbe entrato nella stanza per fargli compagnia. Il bambino era sul punto di aprire, ma con stupore vide che nelle tazze, il sale era diventato nero e non aprì. La voce non era quella del nonno, il bambino capì che era una trappola. Alle sette di mattina, il bambino uscì, mentre i nonni erano in lacrime, felici del fatto che Hachishakusama non avesse ucciso loro nipote. La strega però disse loro che il bambino doveva lasciare il paese il più presto possibile, perché  Hachishakusama aveva individuato una vittima, e non si sarebbe fermata, fino a quando non fosse riuscita a ucciderla. L'unico modo che il bambino aveva per salvarsi era lasciare il paese, e non tornarvi mai più. 

Gli anni passarono, ma i nonni continuavano a proibire al nipote di tornare a trovarli. Anche se ormai era cresciuto, la paura era troppa, e quando suo nonno morì, il ragazzo non poté recarsi al suo funerale, perché l'anziano aveva dichiarato nel testamento che non vi partecipasse. 

Il ragazzo, affezionato ai nonni, provava collera nei confronti di quella donna malvagia, ma era rispettoso delle

Hachishakusama

decisioni da loro prese. Dieci anni dopo, il ragazzo chiamò la nonna al telefono, che gli disse di avere un tumore. Lui ribatté che voleva starle accanto in quel periodo difficile e che forse quella di Hachishakusama era solo una banale fantasia. La nonna gli disse di fare come voleva , e che lo aspettava, ma prima di chiudere la chiamata sentì un suono che non sentiva da oltre dieci anni: "ho, ho, ho". 

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