In un paesino di montagna, sperduto tra i fitti alberi della vegetazione prealpina, viveva un tempo una piccola famigliola composta da Gebedia, sua moglie Noemi e il figlioletto Rick. In montagna oltre al lavoro non c'era molto da fare, perciò tutti i giorni, finite le attività, tutta la famiglia amava fare lunghe passeggiate per i boschi finché non calava la sera, per poi tornare a casa a godersi il tepore del caminetto.
Una sera, al ritorno da una di queste passeggiate, ci fu un incidente imprevisto: Noemi, distratta da qualcosa che gli altri familiari non capirono mai, perse l'equilibrio e cadde, rotolando fino ad un burrone alto più di cinquanta metri. Per la poveretta non ci fu nulla da fare, nonostante tutta la volontà impiegata dalla sicurezza locale, la donna era morta sul colpo. Non era certo un bello spettacolo, aveva le gambe completamente fracassate, ed altri pezzi del corpo disseminati per la vallata, il tutto inserito in un lago di sangue. Gebedia, dopo aver visto quel macabro spettacolo, non si diede più pace, e pianse per tre giorni e tre notti, disperato per la perdita della giovane moglie. Il figlio cercava in ogni modo di consolarlo, di dirgli che avrebbero superato il lutto, ma il padre non ne voleva sentire.
Una notte Gebedia perse completamente il lume della ragione. Era furioso e cercava solamente vendetta per la prematura morte della moglie, e nessuno l'avrebbe più fermato: a notte fonda andò nella camera del figlio dormiente e, con un coltello da cucina, lo sventrò e lo fece a pezzi, mentre lui moriva urlando per un dolore che non avrebbe mai dovuto sopportare. Dopo quell'evento nessuno vide più Gebedia; alcuni pensano che si sia suicidato, ma non è così. Gebedia è riuscito a superare la morte e continua a cercare vendetta per la sua amata moglie. Si dice che si aggiri durante le notti più buie, nelle strade di montagna, vestito totalmente di bianco e armato solamente di un coltello da cucina e di una candela rossa, per illuminare la strada.