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Versione delle 15:03, 2 apr 2017

Chi stabilisce cosa ci spaventa più di ogni altra cosa? Ovviamente noi stessi.

Martedì 17 febbraio, il dottor Holden, psicologo di tutto rispetto molto conosciuto in città, era impegnato in una seduta con il suo ormai abituale paziente, un ragazzo di quattordici anni chiamato Ronald. La madre di Ronald portava suo figlio dallo psicologo perché pensava che la difficile situazione familiare, causata dai continui litigi tra lei e suo marito, potesse arrecare dei danni a suo figlio. Il dottor Holden, tuttavia, non aveva riscontrato niente di strano nel ragazzo e si limitava a ripetergli "Devi combattere i tuoi demoni, figliolo", oppure "Devi sconfiggere le tue paure più profonde se vuoi sentirti bene con te stesso", ma soprattutto "La psicologia umana è terribilmente potente ". A Ronald sembravano rimanere bene impresse queste frasi, visto che lui era convinto di avere dei problemi.

Si ebbe una svolta nella vicenda solamente dopo la quarta seduta. Mercoledì 18 febbraio, la quarta seduta volse al termine e i genitori di Ronald si presentarono insieme per la prima volta, con l'obiettivo di accompagnarlo nella casa dove passava più tempo, quella di sua madre. Ronald si trovava in un profondo dormiveglia; disteso sui sedili posteriori dell'auto di suo padre, stava assistendo all'ennesimo litigio tra i suoi genitori, ma stavolta c'era qualcosa di diverso in loro, qualcosa che probabilmente avrebbe potuto notare solo lui. Un brivido gli percosse la schiena quando notò il luccichio di una piccola lama nello scompartimento dello sportello dalla parte di sua madre. Guardando il profilo del volto di sua madre, poteva ancora avvertire il sentimento di bene profondo che una madre prova per il suo bambino, ma la fioca luce lunare illuminava ben poco di ciò che si poteva notare in quell'oscura autovettura e quindi non lasciava vedere completamente il volto materno.

Ronald aveva già vissuto in diverse comunità a causa dei suoi genitori, aveva rapporti difficili con suo padre, lo vedeva un paio di volte a settimana. Con sua madre, invece, si trovava meglio, ma ciò che più temeva era la possibile decisione da parte dei genitori di trasferirlo nuovamente in una comunità. Ronald, per un momento, ebbe la sensazione di osservare un qualche tipo di mostro in sua madre, guardava il volto pallido che la luce lunare lasciava intravedere non per intero e sembrò non avere i capelli, un essere pallido e senza capelli il cui profilo si era allungato notevolmente rispetto a com'era naturalmente. La dentatura di sua madre sembrava spinta in fuori, dando volume alla bocca, il suo naso pareva allungarsi e nel complesso ci fu un dimagrire in modo progressivo di tutto il viso. La creatura che un tempo era stata la madre dello sperduto Ronald si girò verso di lui e lo guardò con gli occhi privi di pupille, poi fissò suo marito per alcuni istanti, ed infine l'auto si fermò.

Ronald rimase impietrito alla vista dei suoi genitori che si voltavano lentamente verso di lui, anche suo padre si era trasformato in qualcosa di orrendo, un essere che un qualsiasi cristiano avrebbe definito demoniaco. Quelle due creature cominciarono a sbraitare, una contro l'altra. Ronald guardò ciò che un tempo era stato suo padre azzannare la sua ormai orrenda madre, che però reagì graffiandolo con gli artigli della mano bianca come latte. Continuarono a combattere davanti a Ronald, si staccarono pezzi di carne dal volto, e quando tutto finì le creature giacevano morte dissanguate sui sedili anteriori.

Ronald avvertì improvvisamente una sensazione di angoscia, istintivamente si guardò le mani. Erano ricoperte da una sostanza rossa scarlatta, senza dubbio si trattava di sangue. Si guardò intorno e notò che i suoi normali genitori erano ridotti a brandelli e c'era sangue schizzato da tutte le parti, inoltre al fianco della sua coscia sinistra si trovava un taglierino. In quel momento, si rese conto di aver immaginato gran parte dell'accaduto e di essere stato lui stesso ad uccidere i suoi genitori.

Si ricordò immediatamente le parole del dottor Holden: "Devi sconfiggere le tue paure, figliolo", "La psicologia umana è terribilmente potente".