Luogo omicidi: Inghilterra e Scozia
Periodo omicidi: 1969 – 1990
Vittime: 5 – 8+ (bambine e ragazze di età compresa fra 9 e 16 anni).
Nasce come figlio illegittimo nel 1947 e, a soli sei mesi, viene mandato in una famiglia adottiva e allevato nella regione delle Highlands scozzesi. Durante i primi anni scolastici, si guadagna una reputazione di bambino estremamente prepotente che se la prende con quelli più piccoli e più deboli di lui: fra le sue vittime, c’era anche un bambino con una gamba artificiale. Mostra anche un interesse precoce e morboso verso il sesso perverso e, fin dall’infanzia, inizia a infilarsi da solo vari oggetti dentro l’ano, una pratica che continua per tutta la vita (dopo l’arresto, la polizia trova nel suo appartamento una collezione di fotografie che si è fatto da solo e che ritraggono ogni genere di oggetti che gli spuntano dall’ano, comprese una bottiglia di vino, la cornetta di un telefono e la gamba di un tavolo).
La madre adottiva muore quando il piccolo Robert ha solo 11 anni e, l’anno seguente, insieme a un compagno di classe, cerca di stuprare una bambina. Spedito in un istituto per ragazzi problematici, viene regolarmente sottoposto ad abusi sessuali da un uomo del personale di servizio. Nel 1962, all’età di 15 anni, Black viene rilasciato dall’istituto e trova lavoro come fattorino in una cittadina vicino Glasgow. Per sua stessa ammissione, nei due anni successivi, molesta almeno quaranta bambine durante i suoi giri di consegna, compresa una bambina di 7 anni condotta in un edificio abbandonato, soffocata fino a farle perdere conoscenza, denudata e molestata. Dopo essersi masturbato sopra il suo corpo immobile, Black scappa, ma è arrestato quasi subito. In maniera inspiegabile, l’unica punizione consiste in un severo ammonimento e poi viene rimesso in circolazione.
Continua a molestare bambine finché, nel 1967, viene incarcerato per un anno, dopo essere stato riconosciuto colpevole di tre episodi di atti di libidine violenta. Subito dopo essere stato rilasciato, Black ricomincia a “cacciare” a Londra dove trova lavoro come inserviente di una piscina, un posto che gli permette di guardare di nascosto le bambine che sguazzano nell’acqua.
Uno dei suoi passatempi preferiti del periodo è, dopo l’orario di chiusura della piscina, farsi una nuotata con le gambe strette e un manico di scopa infilato nell’ano.
Non si sa esattamente quando Black abbia iniziato a uccidere, ma la maggior parte degli studiosi ritiene che abbia commesso il primo omicidio nel 1969. In ogni caso, fra luglio 1982 e marzo 1986, ha rapito, violentato e soffocato cinque ragazzine lungo il confine fra Inghilterra e Scozia, ma è sospettato di almeno altri dieci omicidi di bambini, anche se si è sempre rifiutato di confessare. Robert Black è stato arrestato nel luglio 1990, mentre stava cercando di rapire una bambina. E’ stato condannato all’ergastolo.
Tratto da "I Serial Killer" di Ruben de Luca